Una sola volta… piloti con un solo GP in carriera

Al campionato mondiale di Formula 1 hanno preso parte ad oggi (11 ottobre 2024) ben 777 piloti, sempre ad oggi i piloti con più presenze sono : Fernando Alonso e Lewis Hamilton, entrambe sono ancora in piena attività ed é quindi inutile fare numeri, al terzo posto c’é Kimi Raikkonen (349) seguito da Rubens Barrichello (323) e Michael Schumacher (307), a superare i 300 GP rimane solo Jenson Button (306) mentre Sebastian Vettel é fermo a quota 299, tra gli altri piloti ancora attivi Sergio Perez (275), non ci si deve stupire se le prime posizioni sono occupate da piloti degli anni 2000, visto che il numero di gare disputate ogni anno é aumentato notevolmente, basti dire che il primo campionato, 1950, era su sette GP, tra questi Indianapolis.

Tuttavia ci sono molti piloti che hanno disputato una sola gara mondiale, i casi sono, come sempre diversi, qualcuno si é voluto togliere lo sfizio di correre il Gp di casa, in qualche caso si tratta di una qualificazione ottenuta tra vari tentativi andati a vuoto, sostituzioni di piloti titolari, insomma c’é un po’ di tutto, va detto che alcuni di questi piloti hanno preso parte a gare fuori campionato ed in qualche caso, recentemente, alla prima sessione di prove libere come terzo pilota.

Sembrerà incredibile ma alcuni di questi piloti hanno anche conquistato punti mondiali, altri hanno vinto gare fuori campionato.

Inoltre ci sono i partecipanti alla 500 miglia, che come noto dal 1950 al 1960 era gara mondiale ma rimase sempre un mondo a parte, costoro sono: Bill Cantrell, Bayllis Evrett, Myron Fohr, Joie Chitwood, Walt Ader, Carl Forberg, Bill Mckey, John James, Jim Rigsby, Johnny Mantz, Larry Crockett, Frank Armi, Danny Kladis, Len Duncan, Don Edmunds, Elmer George, Art Bisch, Jerry Unser, Chuck Arnold, Bud Tingelstad, Wayne Weiler, Jim Hurtubise.

Chi sono gli altri? Andiamo a vederli in ordine cronologico di apparizione

Joe Fry (Gran Bretagna) prese parte alla prima gara assoluta, GP Inghilterra 1950, con una Maserati privata che divise con James Shawe-Taylor. Nel 1949 aveva partecipato a due eventi, prematuramente scomparso in una gara minore nel luglio del 1950.

Leslie Jonshon (Gran Bretagna) prese parte alla prima gara assoluta, GP Inghilterra 1950, con una ERA, marca che aveva acquistato nel 1947, al suo attivo ben 11 gare fuori campionato dal 1946 al 1949.

Nello Pagani (Italia) partecipa al Gp di Svizzera del 1950 con una Maserati della Scuderia Achille Varzi, aveva già quasi 39 anni, dal 1946 al 1953 circa 20 presenze in gare fuori campionato, con due vittorie: Pau 1947 e Pau 1948, sempre con la Maserati (Scuderia Milano e Scuderia Enrico Platé).

Carlos Alberto Pozzi (Francia) corre da privato il GP di Francia del 1950 con una Talbot-Lago , dal 1946 al 1950 un trentina di presenze in gare fuori campionato, con Delahaye e Talbot.

Dorino Serafini (Italia) partecipa la GP d’Italia del 1950 con la Ferrari, al giro 47 su 80 cede la sua monoposto al caposquadra Ascari che si piazza al secondo posto, per regolamento gli vengono attribuiti tre punti, la metà del bottino e riconosciuto il podio. Dal 1946 al 1951 nove gare fuori campionato con Cisitalia, Maserati e sopratutto Ferrari, ottiene tre secondi posti.

Clemente Biondetti (Italia) partecipa la GP d’Italia del 1950 da privato con una Ferrari 166S motorizzata Jaguar, unica volta nella storia di un Ferrari con motore di altra marca automobilistica. Proprio a causa del motore si ritira dopo soli 17 giri. Dal 1946 a 1951 disputa 11 gare fuori campionato, era nato nel 1898.

Aldo Gordini (Francia) figlio di Amedeo Gordini, corre nel 1951 in Francia, ovviamente con una Simca Gordini, nello stesso anno prende parte anche al Grand Prix de Paris.

Philip Fotheringham-Parker (Gran Bretagna) un cognome lunghissimo per una sola presenza, senza dubbio in Gran Bretagna 1951 con un Maserati privata, dal 1948 al 1952 alcune presenze in gare fuori campionato.

John James (Gran Bretagna)una sola presenza, in Gran Bretagna 1951 con un Maserati privata, utilizzata anche in 4 gare fuori campionato nel 1951 e 1952

Georges Grignard (Francia) ben 29 impegni fuori campionato con Delahaye e Talbot, una vittoria nel 1950 al Grand Prix de Paris, nel mondiale unica apparizione nel 1951 in Spagna con una Talbot-Lago privata.

Robert O’Brien (Stati Uniti) una estemporanea presenza nel 1952 in Belgio con una Simca Gordini privata, stranamente non partecipa a nessuna edizione della 500 miglia di Indianapolis, personaggio misterioso, secondo alcuni era un agente della CIA.

Robin Montgomerie-Charrington , forse il pilota con il cognome più lungo della storia, corre nel 152 in Belgio con la Aston Butterworth, altra meteora, con la stessa monposto presente anche in 5 gare fuori campionato.

Alfred Whitehead (Gran Bretagna), in Gran Bretagna 1951 con una Alta F2, fratello di Peter che era presente alla gara, quindi due fratelli in pista nello stesso GP, partecipa dal 1949 al 1955 a 17 gare fuori campionato.

Eric Thompson (Gran Bretagna) in Gran Bretagna 1951 con una Connaught ufficiale, conquistando un brillante quinto posto e due punti iridati. Disputa tre gare fuori campionato nel 1952/1953 vincendo il Redex Trophy con la Connaught di Rob Walker, poche presenze ma ricche di soddisfazioni.

Rudolf Schoeller (Svizzera) dopo aver fatto il pilota di riserva in due occasioni partecipa al Gp di Germania 1952 con la Ferrari della Ecurie Espadon. Era nato nel 1902.

Helmut Niedermayr (Germania) corre da privato l’affollato GP di Germania del 1952 con una AFM-BMW, due gare fuori campionato nel 1952 (Veritas) e 1954 (Klenk Meteor)

Hans Klenk (Germania) corre da privato l’affollato GP di Germania del 1952 con una Veritas che usa anche nel 1952 e 1953 in 4 gare extra campionato, nel 1954 costruisce la Klenk Meteor basata sulla Veritas Meteor.

Adolf Brudes (Germania) nobile tedesco nato nel 1899 (quindi il nome di battesimo é casuale), manco a dirlo partecipa al GP Germania del 1952 con una Veritas privata, nello stesso anno prende parte all’ADAC Eifelrennen con una Orley Special.

Bill Aston (Gran Bretagna) fondatore della Aston Butterworth, porta in pista la sua creatura nel GP Germania del 1952, dopo che in Gran Bretagna non era partito, in seguito non si qualifica in Italia. Dal 1950 al 1953 almeno sette presenze extra campionato, nel 1950 con la Cooper-Jap poi sempre con la sua Aston.

Marcel Balsa (Francia) corre da privato l’affollato GP di Germania del 1952 con una BMW Special, 10 gare extra dal 1946 al 1954 con Talbot, Bugatti, Maserati, BMW e Jicey.

Fritz Reiss (Germania) naturalmente Germania 1952 con una Veritas privata, arriva settimo, tutto sommato un buon risultato, sempre nel 1952 due gare fuori campionato, una con la Veritas ed una con la Ferrari della Espadon

Josef Peters (Germania) Germania 1952 é il GP delle meterore, vi partecipa con una Veritas privata, prende parte anche a due gare extra sempre in Germania e sempre nel 1952

Dries van der Lof (Paesi Bassi) uno dei due primi olandesi a correre in F1, solo nel 1952 nel Gp di casa con una HWM.

Jan Flinterman (Paesi Bassi) il secondo dei due primi piloti olandesi in F1, sempre in Olanda nel 1952 con una Maserati della Escuderia Bandeirantes

Adolfo Schwelm-Cruz (Argentina) negli anni 50 i piloti argentini erano numerosi in F1, nel 1953 si svolse per la prima volta una gara fuori dall’Europa (non considerando Indianapolis) in Argentina, tra i partecipanti questo pilota con una Cooper-Bristol ufficiale, usata anche nella Gp di Buenos Aires, nel 1950 aveva preso parte al Gp di Pescara con una Jaguar sport, mentre nel 1955 si rivede sempre al Gp di Buenos Aires con una vecchia Maserati privata.

John Barber (Gran Bretagna) presente anche lui in Argentina 1953 con una Cooper-Bristol ufficiale, sempre con la Cooper, ma spesso privatamente, partecipa a nove gare extra campionato nel 1952/53.

Oscar Galvez (Argentina) pilota nel GP di casa nel 1953 una Maserati ufficiale,ottenendo un ottimo quinto posto e quindi due punti mondiali, risultati di unn certo rilievo se si considera che fu preceduto da Ascari, Villoresi, Gonzalez ed Hawthorn, nonostante questo prende parte solo al Gp di Buenos Aires dello stesso anno.

Jimmy Stewart (Gran Bretagna) uno dei due fratelli maggiori del grande Jackie, partecipa al Go di Gran Bretagna del 1953 con una Cooper-Bristol della Ecurie Ecosse. Tre gare fuori campionato sempre nel 1953, stessa monoposto

Ian Stewart (Gran Bretagna) fratello di Jimmy e quindi anche di Jackie, é il più vecchio dei tre, partecipa al GP di Gran Bretagna del 1953 con una Connaught-Lea Francis della Ecurie Ecosse. Al suo attivo tre presenze fuori campionato, una nel 1952 con HWM e due nel 1953. Unico caso di due fratelli in gara contemporaneamente con lo stesso team, anche se con costruttori diversi.

Oswald Karch (Germania) GP Germania 1953 con una Veritas, stessa monoposto usata anche in due gare extra.

Erwin Bauer (Germania) GP Germania 1953 con una Veritas. Unica apparizione

Kurt Adolff (Germania) GP Germania 1953 con una Ferrari 166 della Ecurie Espadon, tre presenze extra campionato nel 1953, due con la Ferrari 500 Espadon ed una con una Veritas privata.

Rodney Nuckey (Gran Bretagna) GP Germania 1953 con una Cooper Bristol privata, nel 1954 nel GP di casa cede la sua auto, una Cooper Bristol, al compagno di squadra Eric Brandon (Ecurie Richmond) e non prende il via. Partecipa ad almeno 10 gare fuori campionato sempre con Cooper di scuderie private dal 1952 al 1954.

Ernst Loof (Germania) GP Germania 1953 con una Veritas, stessa monoposto usata anche in una gara extra. Muore nel 1956 di cancro a soli 48 anni.

Theo Fitzau (Germania) GP Germania 1953 con una AFM-BMW iscritta da Niedermayr.

Albert Scherrer (Svizzera) prende parte solo al GP di Svizzera del 1953 con una HWM-Alta ufficiale.

Roger Loyer (Francia) attivo in 17 gare fuori campionato dal 1947 al 1954 con Delahaye, Cisitalia, Veritas e Gordini, nel mondiale disputa solo il GP di Argentina del 1954 con la Gordini.

Bill Whitehouse (Gran Bretagna) corre il Gp di casa del 1954 con una Connaught-Lea Francis privata, altre nove presenze fuori campionato dal 1951 al 1957, principalmente con la Connaught, morto 14 Luglio 1957 in una gara di F2.

Leslie Thorne (Gran Bretagna) pilota della Ecurie Ecosse, con una Connaught-Lea Francis corre il GP di Gran Bretagna 1954 e quattro gare fuori campionato.

Don Beauman (Gran Bretagna) con una Connaught-Lea Francis iscritta da Sir Jeremy Boles corre il GP di Gran Bretagna 1954 e nove gare fuori campionato, l’ultima nel 1955 pochi mesi prima di trovare la morte durante il Leinster Trophy a luglio.


John Riseley-Prichard (Gran Bretagna) porta in gara in Gran Bretagna 1954 la Connaught-Lea Francis del Rob Walker Racing, nel 1954 vinse anche il Cornwall M.R.C. Formula 1 Race, sempre con una Connaught privata,al suo attivo anche altre 4 gare extra campionato, sempre con la Connaught, dopo che Walker aveva optato per il più moderno type B.

Jesus Iglesias (Argentina) partecipa alla trasferta in Argentina del 1955, correndo sia la gara iridata che il GP di Buenos Aires con la Gordini.

Mike Sparken (Francia) pseudonimo di Michel Jacques Poberejsky , si vede solo in Gran Bretagna 1955 con la Gordini.

Jean Lucas (Francia) Italia 1955 Equipe Gordini, dal 1946 al 1957 alemo 8 presenze fuori campionato con Alfa Romeo. Delage, Ferrari, Cooper e Maserati sempre privatamente

Oscar Gonzalez (Uruguay) si alterna alla guida della Maserati di Alberto Uria, suo connazionale. Arrivano sesti ma all’epoca non dava punti.

Piero Scotti (Italia) uno dei pochi italiani a gareggiare con auto straniere negli anni ‘50, guida una Connaught privata in Belgio, mentre da forfait in Francia. Tre impegni extra, il primo nel 1952 con Ferrari ufficiale, gli altri due nel 1956.

John Titterington (Gran Bretagna) nordirlandese, corre il GP di Gran Bretagna 1956 per la Connaught Engineering, nel 1955 aveva preso parte al International Gold Cup con la Vanwall, arrivando terzo dietro Moss e Hawthorn, nel 1956 altre tre gare per la Connaught.

Paul Emery (Gran Bretagna) fondatore e proprietario della Emeryson la porta al debutto nel 1956 in Gran Bretagna, in seguito tenta la partecipazione in altre tre gare iridate senza successo. Ben 38 le presenze in gare fuori campionato, quasi tutte con la Emeryson, ma molte rimaste solo a livello di iscrizione, in alcune monta sulla sua monoposto un motore Aston Martin.


Archie Scott-Brown (Gran Bretagna) nel 1956 corre in Gran Bretagna per la Connaught, mentre in Italia non prende il via. Undici gare fuori campionato con la Connaught, vince il BRSCC F1 Race nel 1956 e con la Lister GT, proprio con questa sport muore durante una gara il 9 Maggio 1958 a soli 31 anni.


André Milhoux (Belgio) Gp Germania 1956 Equipe Gordini, classe 1928, salvo errori ancora vivente al momento della stesura di questo articolo.

Herbert MacKay-Fraser (Stati Uniti) Francia 1957 con la BRM.

Mike MacDowel (Gran Bretagna) corre solo il GP di Francia 1957 per la Cooper, arriva settimo.

Peter Ashdown (Gran Bretagna) nel 1959 corre in Gran Bretagna con la Cooper dell’Equipe Alan Brown, sempre nello stesso anno un gara fuori campionato.

Mike Taylor (Gran Bretagna) uno dei cinque Taylor inglesi che hanno preso parte al mondiale, il cognome con maggior presenze, davanti alla famiglia Fittipaldi con 4, Mike partecipa la GP di Gran Bretagna del 1959 con la Cooper dell’Equipe Alan Brown, mentre in Belgio 1960 non prende il via. Al suo attivo tre gare fuori campionato, nel 1959 una con la Cooper, nel 1960 due con la Lotus-Climax iscritta dal Taylor-Crawley Racing Team

Bob Said (Stati Uniti) porta in gara per l’ultima volta una Connaught nel GP USA 1959

George Constantine (Stati Uniti) una sola volta USA 1959 con la Cooper-Climax iscritta da Mike Taylor.

Harry Blanchard (Stati Uniti) una sola volta USA 1959 con una Porsche RSK iscritta personalmente.

Antonio Creus (Spagna) una delle ultime apparizioni della Maserati, Argentina 1960, pilota privato, due gare extra, una nel 1958 ed una nel 1960.

Alberto Rodríguez Larreta (Argentina) schierato dalla Lotus in Argentina 1960

Ettore Chimeri (Venezuela) nato in Italia, é il primo venezuelano a correre in F1, Argentina 1960 con una Maserati della Escuderia Sorocaima che usa anche nel GP di Buenos Aires.

Nasif Estefano (Argentina) nel 1960 corre il GP di casa con una Maserati della Scuderia Centrosud, nel1962 non si qualifica in Italia con la De Tomaso, con questo costruttore corre nel 1963 il GP di Roma

Roberto Bonomi (Argentina) nel 1960 corre il GP di casa con una Cooper-Maserati della Scuderia Centrosud, due gare fuori campionato, sempre in Argentina, nel 1958 e 1960

Lawrence Graf von Haugwitz-Hardenberg-Reventlow (Stati Uniti) noto come Lance Reventlow, rampollo di ricca famiglia, fonda la Scarab, con questa prende il via in Belgio dopo la mancata qualifica a Monaco ed il ritiro per disaccordo sui premi gara in Olanda, in Gran Bretagna dovrebeb correre con la Cooper-Climax di Walker ma la macchina é utilizzata da Daigh.

Arthur Owen (Gran Bretagna) corre con una Cooper privata il GP Italia 1960, nel 1959 un gara extra.

Vic Wilson (Gran Bretagna) corre con una Cooper dell’Equipe Prideux il GP Italia 1960, nel 1966 in Belgio cede la macchina a Bondurant, una BRM del Chamaco-Collect, con questo team disputa due gare extra.

Fred Gamble (Stati Uniti) con la Porsche della Camoradi International corre il GP Italia 1960.

Piero Drogo (Italia) corre con una Cooper della Scuderia Colona il GP Italia 1960, va detto che questa gara fu disertata dai teams inglesi e che lo schieramento fu riempito con altri piloti e monoposto di F2.


Bob Drake (Stati Uniti) questo pilota é comunque entrato nella storia per essere l’ultimo ad aver portato in gara una Maserati, era il GP USA 1960, entrant Joe Lubin

Massimo Natili (Italia) partecipa la GP Gran Bretagna 1961 con una Cooper-Maserati della Centrosud, in Italia cede la macchina a Bandini, cinque presenze in gare fuori campionato nel 1961 e 1963, sempre con la stessa squadra.

Gaetano Starrabba (Italia) principe siciliano, corre in Italia nel 1961 da privato con una Lotus-Maserati, unica volta che il motore Maserati ha alimentato una Lotus, con questa sua monoposto prende il via anche a 5 gare extra tra il 1961 ed il 1963, tutte in Italia.

Roberto Lippi (Italia) pilota della Scuderia Settecolli, utilizza una De Tomaso-OSCA in Italia 1961, non qualificato nel 1962 e 1963, sette presenze fuori campionato dal 1961 al 1963, utilizza anche motori Ferrari e Maserati.

Renato Pirocchi (Italia) corre per il Pescara Racing Team con una Cooper Maserati, GP Italia 1961 ed altre tre gare in Italia più il Flugplatzrennen iscritto dalla Centrosud.

Peter Ryan (Canada) primo canadese a correre in F1, nel GP di casa del 1961 con una Lotus-Climax iscritta da Wheeler Autosport.

Ben Pon (Paesi Bassi) partecipa solo al Gp d’Olanda del 1962 con la Porsche della scuderia del suo connazionale Godin de Beaufort, la Ecurie Maarbergen.

Jay Chamberlain (Stati Uniti) prende parte alla stagione 1962 con la Lotus-Climax della Ecurie Excelsior, una gara in Gran Bretagna, non qualificato in Germania ed Italia, otto impegni fuori campionato.

Tony Shelly (Nuova Zelanda) con la Lotus-Climax d John Dalton prende il via in Gran Bretagna, non si qualifica in Germania ed in Italia, qui con la Lotus-BRM di Wolfang Seidel, nove gare fuiori campionato iscritto da John Dalton.

Heini Walter (Svizzera) prende parte al GP Germania 1962 con una Porsche della Ecurie Filipinetti

Heinz Schiller (Svizzera) prende parte al GP Germania 1962 con una Lotus-BRM della Ecurie Filipinetti, con una Porsche della stessa squadra partecipa a nove eventi fuori campionato nel 1962 e 1963.

Bob Schroeder (Stati Uniti) iscritto da John Mecom al GP di casa del 1962, con la stessa Lotus-Climax corre anche la gara in Messico.

Tim Mayer (Stati Uniti) pilota ufficiale Cooper nel GP USA del 1962

Mike Harris (Rhodesia, attuale Zimbabwe), corre in Sud Africa 1962 con una Cooper-Alfa Romeo privata e due gare, sempre in Sud Africa, nello stesso anno.

Neville Lederle (Sud Africa) co-proprietario della Scuderia Scribante arriva sesto nell’unica gara disputata, Sud Africa 1962, con una Lotus-Climax, prende quindi un punto iridato, non si qualifica nel 1965. Sei presenze in gare sudafricane non valide dal 1961 al 1964, sempre con la Lotus-Climax del suo team

Bruce Johnstone (Sud Africa) corre con una BRM privata il GP di casa del 1962, partecipa a cinque gare sudafricane dal 1961 a 1962 con la Cooper-Climax di Reg Parnell e la BRM ufficiale.

Peter Broeker (Canada) meteora assoluta sia lui che la sua monoposto, una Stebro-Ford, sfiora la zona punti con il settimo posto ma a ben 22 giri dal vincitore Graham Hill, GP Stati Uniti 1963.

Trevor Blokdyk (Sud Africa) corre il GP del Sud Africa del 1963 con una Cooper-Maserati della Scuderia Lupini, non si qualifica nel 1965 con una Cooper-Ford privata, sei19 eventi sudafricani fuori campionato dal 1961 al 1964.

Brausch Niemann (Sud Africa) ennesimo pilota locale che partecipa al GP di casa, 1963, con una Lotus 22 -Ford di F2 (Ted Lanfear), non si qualifica nel 1965, cinque presenze fuorti campionato.

John Rhodes (Gran Bretagna) pilota del Bob Gerard Racing, guida a Silverstone un Cooper-Climax, schierato anche in sei eventi extra campionato nel 1962 e nel 1965.

Giorgio Bassi (Italia) presente solo in Italia 1965 con una vecchia BRM della Scuderia Centrosud.

Luki Botha (Sud Africa) unica apparizione Sud Africa 1967 con una Brabham-Climax privata.

Alan Rees (Gran Bretagna) la R di March ed Arrows, era anche pilota, corre da ufficiale in Gran Bretagna 1967 con la Cooper-Maserati. Va detto che nel 1966 e nel 1967 aveva preso parte con una Brabham di F2 del Roy Winkelmann Racing alle gare miste F1/F2 in Germania, Sempre con questa squadra partecipa a tre eventi fuori campionato nel 1965 e nel 1967.

Jonathan Williams (Gran Bretagna) partecipa al programma di F2 della Ferrari che gli concede l’occasione di correre un GP iridato nel 1967 in Messico.

Jo Schlesser (Francia) dopo aver corso nell’ambito della gara di F2 i GP di Germania del 1966 e 1967, nel 1968 ha la grande occasione di correre il GP di Francia con la Honda, grazie alla Honda France, purtroppo al 16^ giro é vittima di un incidente mortale. In sua memoria l’amico Guy Ligier siglerà le sue monoposto con le iniziali JS. Dal 1961 al 1967 aveva preso parte a 12 event ifuori campionato, con Cooper-Climax, Brabham e Matra di F2, quasi sempre con team privati.

Robin Widdows (Gran Bretagna) guida la Cooper-BRM nel 1968 in Gran Bretagna, mentre in Italia deve dare forfait

Karl Ahrens (Germania) presente in Germania 1968 con la Brabham-Repco del team Caltex , corre anche le edizioni 1966, 1967 e 1969 del GP di casa con una F2 nell’ambito della gara mista.

Bobby Unser (Stati Uniti) cognome celebre nello corse USA, dovrebbe debuttare in Italia 1968 con la BRM ma, come Andretti, viene escluso dalla gara perché nello stesso week end partecipa ad una corsa negli USA, debutta quindi nel GP Stati Uniti dello stesso anno. Si rivede nel 1971 al Questo GP alla guida di una Lola di F.5000.

John Cordts (Canada) nel 1969 corre il GP di casa con una Brabham-Climax iscritta da Paul Seitz. E’ l’ultima presenza di un motore Climax.

Gus Hutchison (Stati Uniti) nel 1970 partecipa al GP USA da privato con una Brabham-Ford.

Max Jean (Francia) guida la March 701 Ford di Frank Williams in Francia

Francois Mazet (Francia) guida la March 701 Ford di Jo Siffert in Francia, la cosa curiosa é che nello stesso GP Siffert corre con la BRM di Owen.

Chris Craft (Gran Bretagna) con la Ecurie Evergreen guida una Brabham-Ford nel GP Stati Uniti del 1971 dopo che in Canada non avevo preso il via, presente anche all’International Gold Cup

John Cannon (Canada) ufficiale BRM nel 1971 negli USA, con la March al Questor GP.

Luiz-Pereira Bueno (Brasile) nel 1973 corre il GP di casa per la Surtees, nel 1972 aveva preso parte alla gara non valida con la March.

Graham Peter McRae (Nuova Zelanda) iscritto da Frank Williams al GP di Inghilterra, guida la Iso-Ford. Dal 1970 al 1973 otto presenze in gare extra ma sempre con vetture di F.5000

Paddy Driver (Sud Africa) un nome un destino…. Dopo che nel 1963 non era riuscito a prendere il via la GP locale con una Lotus-BRM (Selby Auto Spares), disputa solo il Rand GP, ci riprova dopo ben 11 anni nel 1974, a 40 anni, e corre la gara con una Lotus-Ford del team Gunston.

Gerard Larrousse (Francia) porta in gara per l’unica volta in Belgio 1974 la Brabham-Ford della Scuderia Finotto, non si qualifica in Francia

Teddy Pilette (Belgio) corre in Belgio 1974 con la terza Brabham schierata per l’occasione, nel 1977 partecipa all’ultima disastrosa stagione della BRM, con quattro mancate qualifiche. Dal 1971 al 1974 nove partecipazioni fuori campionato, ma sempre con F.5000.

Bertil Roos (Svezia) sostitusce lo sfortunato Revson in Shadow nel GP di Svezia 1974, prima dell’arrivo di Pryce nel team.

Leo Kinnunen (Finlandia) primo finlandese a correre in F1, Svezia 1974, una vecchia Surteees-Ford del team AAW Racing, in Belgio prima ed in quattro altre occasioni dopo non si qualifica. Ultimo pilota ad usare in gara un casco “Midget” senza visiera e con gli “occhialoni”, ovvero l’equipaggiamento standard dei piloti prima dell’avvento del casco integrale.

Dieter Quester (Austria) l’unico pilota il cui cognome inizia per Q, partecipa al GP d’Austria 1974 con la Surtees.

José Dolhem (Francia) fratello di Pironi, con la Surtees nel 1974, corre solo negli USA dopo ave fallito la qualificazione in Francia ed Italia

Guy Tumner (Sud Africa) con la Lotus-Ford del team Gunston in Sud Africa 1975

Torsten Palm (Svezia) la Polars Caravans gli sponsorizza due gare con la Hesketh nel 1975, si qualifica solo in Svezia, fuori dalla griglia a Monaco.

Damien Magee (Gran Bretagna) prende parte al GP di Svezia 1975 con la Williams, non qualificato in Gran Bretagna 1975 con la Brabham-Ford del RAM Racing.

John Nicholson (Gran Bretagna) pilota della meteora Lyncar-Ford , nel 1974 non si qualifica in Gran Bretagna ci riprova l’anno dopo e riesce a fare 17 giri. Negli stessi anni 4 gare fuori campionato.

Dave Morgan (Gran Bretagna) nel GP di casa del 1975 la Surtees schiera una seconda monoposto, é affidata a Morgan, sostenuto dalla National Organs, problemi con questo sponsor ne limitano la partecipazione a questa sola gara.


Hans Heyer (Germania) una vicenda surreale: LEGGI QUI L’ARTICOLO

Kunimitsu Takahashi (Giappone) secondo ed ultimo (fino al ritorno nel 1987) GP in Giappone, il team Meritsu schiera una vecchia Tyrrell 007 Ford per Takahashi, arriva nono al traguardo, oggi sarebbe un gran risultato.

Lamberto Leoni (Italia) forse avrebbe meritato di più, nel 1977 non si qualifica a Monza con la Surtees, nel 1978 inizia il campionato come titolare alla Ensign, in Argentina si ritira dopo 28 giri, in Brasile, qualificatosi 17^, bel piazzamento per l’Ensign, non prende il via, in Sud Africa ed Usa Ovest nomn si qualifica, la sua esperienza finisce qui.

Michael Bleekemolen (Paesi Bassi) sostenuto dalla F&S Properties tenta ivano di qualificare una March 761 Ford del RAM Racing nel 1977 in Olanda, nel 1978 partecipa a 4 garev con la ATS, ma si qualifica solo negli Stati Uniti.

Tiff Needell (Gran Bretagna) nel 1989 la Ensign ingaggia Clay Regazzoni, purtroppo il pilota svizzero é vittima di un grave incidente a Long Beach, incidente che gli toglie per sempre l’uso delle gambe, la Ensign lo sostituisce in due gare, Belgio e Monaco, con Needell che si qualifca in Belgio e rimane escluso a Monaco, nel 1979 aveva preso parte alla Race of Champion con una Chevron-Ford del Graham Eden Racing, una monoposto di F1 costruita appositamente per la Formula Aurora.

Miguel Angel Guerra (Argentina) carriera sfortunata, nel 1981 firma per partecipare al campioanto con la italiana Osella, dopo tre mancate qualificazioni nelle prime tre gare, prende il via al GP di San Marino, purtroppo al primo giro é vittima di un incidente che mette fine alla sua esperienza in F1.

Jean-Luis Schlesser (Francia) nipote di Jo Schlesser, corre la sua unica gara all’età di 40 anni con la Williams in Italia ne 1988, sostituto di Mansell. Nel 1983 in Francia aveva tentato di qualifcare la Ram-March, con questa monoposto aveva preso parte alla Race of Champions.

Pierre-Henry Raphael (Francia) nel 1988 non si qualifica in Australia con la Lola di Larrousse, nel 1989 é ingaggiato dalla scuderia Coloni, deve fare le prequalifiche, dopo due tentativi a vuoto si qualifica a Monaco, unica gara che ha viosto due Coloni al via, in seguito non supera la prequalifiche in altri sette GP, passa poi alla Rial che non deve fare le prequalifiche ma non riesce comunque a qualificarsi nelle restanti sei gare, in tutto 17 presenze con ben 16 mancate qualificazioni.

Marco Apicella (Italia) il pilota che ha meritato la foto di copertina, buon pilota di F.3000 anche se non ottiene mai la vittoria (venne soprannominato l’Amon della F.3000), ha l’occasione di correre a Monza nel 1993 con la Jordan-Hart, sostituendo Boutsen, si qualifica 23^, non molto staccato dal compagno di squadra Barrichello, ma percorre solo 800 metri poi é coinvolto in una collisione multipla con altre quattro vetture.


Roland Ratzenberger (Austria) arriva in F1 nel 1994 a 33 anni, con la Simtek, dopo ave mancato la qualifica in Brasile prende parte al GP del Pacifico ad Aida, arrivando undicesimo, durante le prove del GP di San Marino é vittima di un incidente mortale, in suo onore Senna parteciopa alla gara con una bandiera austriaca da sventolare in caso di vittoria, purtroppo sappiamo com’é andata….

Stéphane Sarrazin (Francia) sostituisce Luca Badoer in Minardi nel GP del Brasile 1999, fine…

Markus Winkelhock (Germania) figlio dello sfortunato Manfred, nel 2006 é terzo pilota per la Midland in quattro occasioni, nel 2007 lo chiama per disputare il GP d’Europa al Nurburgring, partito 22^ ed ultimo, dopo il primo giro é l’unico che non si ferma a cambiare i pneumatici e si trova in testa, conduce la gara per sei giri in regime di safety car poi viene superato dagl ialtri concorrenti e si ritira al 13^ giro. E’ l’unico pilota che con un solo GP disputato é stato in testa alla gara.

Andrè Lotterer (Germania) impegnato nella Formula Nippon, la Catherham lo chiama per disputare il GP del Belgio 2014 al posto di Kobayashi, la sua gara dura un solo giro, sicuramente avrebbe meritato qualche altra occasione.

Jack Aitken (Gran Bretagna) terzo pilota Williams (due presenze in questo ruolo nel 2020 e 2021) nel Sakhir GP del 2020 sostituisce Russell che, a sua volta, sostituiva alla Hamilton (Covid) alla Mercedes. Pilota di 29 anni é ancora attivo nelel gare WEC ed IMSA.




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