FORD COSWORTH
GP DISPUTATI: 567 |
DEBUTTO: 1967 Olanda |
ULTIMA GARA : 2004 Brasile |
VITTORIE: 176 |
POLE: 139 |
GPV: 159 |
UTILIZZATO DA: Tyrrell, Lotus, McLaren, Minardi, March, Arrows, Brabham, Benetton, Surtees, Williams, Shadow, Ensign, Jaguar, Lola, Ligier, Copersucar, ATS, Osella, Hesketh, Jordan, Stewart, Wolf, Dallara, AGS, Penske, Theodore, Sauber, Fittipaldi, Iso Rivolta, Matra, Forti, Footwork, Simtek, Rial, Fondmetal, Pacific, Onyx, Larrousse, Parnelli, Coloni, Eurobrun, Hill, Merzario, Eifelland March, De Tomaso, Boro, Trojan, Martini, RAM March, LEC, Token, Bellasi, Kojima, Amon, Rebaque, Politoys, Connew, Lyncar (NQ : McGuire, Apollon, Kaushen, Maki, Spirit) |
Il Ford Cosworth DFV (sigla dell’inglese Double Four Valve) è stato il più longevo motore della storia della Formula 1
Questo propulsore, infatti, venne impiegato nella massima serie dal 1967 fino al 1983, se si esclude la partecipazione al Gran Premio del Brasile 1988 di Alex Caffi con la Dallara 3087. Fu inoltre impiegato in altre categorie, come nel Campionato mondiale sportprototipi dove venne utilizzato per oltre 20 anni su diverse vetture.
Questo motore venne concepito da Mike Costin e Keith Duckworth. I due tecnici, nonché fondatori della Cosworth, azienda produttrice di motori da corsa, vennero chiamati in causa dai vertici Ford e Lotus, per lo sviluppo di un motore studiato appositamente per correre in Formula 1. La Ford finanziò il progetto con 100.000 sterline. Per realizzare il DFV si partì da un altro motore da corsa, l’FVA, anch’esso Ford, già impiegato in Formula 2, a sua volta derivato dal motore della Lotus Cortina. Il primo passo degli ingegneri fu quello di unire idealmente due monoblocchi di FVA (un quattro cilindri in linea), dando origine ad otto cilindri a V il cui angolo di bancata era di 90°, perciò abbastanza ampio, il che avrebbe garantito un baricentro particolarmente basso alle auto che l’avrebbero utilizzato. Non va però dimenticato che la cilindrata dei motori di Formula 1 doveva essere di 3.000 cm³, mentre l’FVA era da 1.600 cm³, perciò il primo prototipo aveva una cilindrata complessiva di 3.200 cm³. A quel punto i tecnici iniziarono a lavorare su corsa e soprattutto alesaggio dei pistoni, per riproporre le proporzioni del quattro cilindri, dunque rimpicciolire il V8, mantenendo inalterate le doti di affidabilità del vecchio motore. Tuttavia l’elemento su cui più lavorarono fu la testata. Questa infatti, è molto importante per la determinazione di un parametro caratteristico, ossia il rapporto di compressione.
Il rapporto di compressione determina il rendimento globale del motore, e quanto più è elevato, maggiore è il rendimento del propulsore. Essendo l’FVA molto competitivo sotto questo aspetto, si cercò di realizzare la testata del DFV il più simile possibile. Ciò dipese anche dal fatto che era costruito totalmente in lega leggera d’alluminio. Il suo peso era di 163 kg. La distribuzione era a quattro valvole per cilindro, che venivano comandate da quattro alberi a camme in testa, azionati da una cascata di ingranaggi. La potenza erogata nella sua prima versione del 1967 era di circa 400 cv a 9.000 giri/min, mentre nelle ultime versioni del 1982-1983, si arrivò ad incrementarla di circa 100 cv.
Il motore vinse subito alla sua prima apparizione, il Gran Premio d’Olanda 1967.
Nel 1977 fu sperimentato un basamento in magnesio e cilindri integrali e canne riportate. Dopo alcuni test ed alcuni gran Oro, venne abbandonato per la scarsa affidabilità. Nel 1983 venne sostituito dal motore DFY, comunque derivato dal DFV, che godeva di 10-20 CV in più, ma soprattutto era molto più reattivo ai bassi regimi, con una coppia superiore. Esso si differenziava per la corsa più corta, una testa a valvole più strette e le canne cilindro integrali (lavorate con trattamento superficiale in Nikasil) anziché riportate in ghisa. Dopo essere stato dismesso dalla Formula 1, venne impiegato in Formula 3000 fino al 1992, con limitazione del regime di giri come da regolamento a 9000 giri che ne limitò la potenza circa 400cv. Complessivamente in Formula 1 ha vinto 155 Gran Premi, 12 campionati del mondo piloti e 10 campionati del mondo costruttori. Inoltre è stato l’ultimo motore aspirato ad aggiudicarsi il mondiale piloti di Formula 1, quando vennero introdotti i motori turbo.
Il primo pilota ad avere vinto una gara col DFV è stato Jim Clark con la Lotus nel 1967 (al GP d’Olanda), mentre l’ultimo Michele Alboreto nel 1983 con la Tyrrell (a Detroit). Graham Hill è stato il primo a vincere il mondiale col DFV, nel 1968 sempre con la Lotus, mentre Keke Rosberg, con la Williams, è stato l’ultimo ad ottenere il mondiale con questo motore, nel 1982.
Nell’ambito delle competizioni delle vetture Sport prototipo, si è aggiudicato 2 volte la 24 Ore di Le Mans: nel 1975 su telaio Gulf-Mirage e nel 1980 sulla Rondeau M379. Oltre che nei campionati di Formula 3000, si è imposto nei campionati CART e alla 500 Miglia di Indianapolis, anche se le versioni utilizzate in quelle gare non erano proprio dei DFV, ma le sue derivazioni DFX.
Il Ford Cosworth GBA (noto anche Ford Cosworth TEC) è un motore endotermico alternativo sovralimentato a ciclo Otto da competizione. Il GBA faceva parte del programma motori turbo di Formula 1 della Cosworth, e venne realizzato in tempi relativamente brevi, come altrettanto breve fu la sua carriera che durò appena due anni (dal 1986 al 1987).
Ford Cosworth DFZ
Con il ritorno della Formula 1 ai motori aspirati nel 1987 (con cilindrata aumentata a 3,5 litri), fu approntata una versione con cilindrata maggiorata ed iniezione “full-electronics” del DFY utilizzata nel 1987-88 dai team clienti.
Ford Cosworth DFR
Si trattò dell’evoluzione “definitiva”, adottato dalla Benetton nel 1988 e dai team clienti nel 1989-91, presentava un diverso basamento con un abbassamento di 2,5 cm della posizione dell’albero motore e del volano.
Ford Cosworth CR architettura V10 da 3,0 litri ad aspirazione naturale, sviluppato e prodotto dalla Cosworth in collaborazione con Ford e utilizzato tra il 1999 e il 2005. I motori sono stati impiegati da svariate scuderie tra cui Stewart, Jaguar, Arrows, Jordan e Minardi.