Scuderia Castellotti
La scuderia venne fondata nel 1958 in memoria del pilota lodigiano Eugenio Castellotti, morto tragicamente nel marzo 1957 all’aerautodromo di Modena mentre provava una Ferrari.
Grazie all’aiuto di Enzo Ferrari, la casa di Maranello concesse in uso gratuito una biposto Dino 196/S 2.0 a sei cilindri, con cui Giulio Cabianca vinse subito al debutto la Coppa Sant’Ambroeus a Monza. In seguito, la scuderia partecipò ad alcune gare del Mondiale Marche e gare in salita con Giulio Cabianca e Giorgio Scarlatti.
Nel 1960 la Scuderia Castellotti utilizzò due Cooper T51 (telai nuovi F2-2-60 E F2-13-60 e motori Ferrari Tipo 553 2.0 R4 (già usati dalla Ferrari “Super Squalo” del 1955), modificati e ribattezzati come “Castellotti”, che ne aumentarono la capacità a 2,5 litri. Le vetture con motore Castellotti erano facilmente distinguibili dagli altri modelli Cooper T51, in quanto il tubo di scarico era posizionato sul lato sinistro dell’auto, mentre tutti gli altri modelli lo avevano sul lato destro. La squadra prese parte a quattro Gran Premi della stagione 1960. I suoi piloti furono: Gino Munaron, Giorgio Scarlatti, Giulio Cabianca. Cabianca giunse al quarto posto nel Gran Premio d’Italia 1960, disertato dai teams inglesi, dietro le tre Ferrari D246 e davanti a quella 1,5 litri di Von Trips. piazzando così la Cooper-Castellotti al 6º posto del Campionato Costruttori 1960 con tre punti.
Nel 1960 Munaron e Scarlatti prendono parte anche ad alcune gare fuori campionato, Munaron prende parte anche al Gp di Argentina con una Maserati 250F, ma risulta iscritto privatamente ed alla gara fuori campionato a Buenos Aires, sempre con la Maserati, ma risulta iscritto dalla Scuderia Castellotti.
Nel 1961 la Ferrari regalò alla scuderia un motore 4 cilindri da 3000cc per partecipare alla Formula Intercontinentale, il cui debutto sarebbe stato a Silverstone. Tuttavia, per un tragica coincidenza, anche Giulio Cabianca morì in un incidente in prova a bordo di una Ferrari e nello stesso aerautodromo di Modena in cui morì Eugenio Castellotti. Poco dopo, la Scuderia Castellotti venne chiusa e liquidata.
1960
Gran Premio | N° | Pilota | Telaio | Modello | Motore | Griglia | Gara |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Argentina | 14 | MUNARON Gino | Maserati | 250F | Maserati | 19 | 13 |
Monaco | 30 | MUNARON Gino | Cooper | T51 | CastellottI | 25 | nq |
30 | SCARLATTI Giorgio | Cooper | T51 | CastellottI | 22 | nq | |
Francia | 30 | MUNARON Gino | Cooper | T51 | Castellotti | 19 | ab |
32 | SCARLATTI Giorgio | Cooper | T51 | Castellotti | forfait | ||
Gran Bretagna | 20 | SCARLATTI Giorgio | Cooper | T51 | Castellotti | forfait | |
21 | MUNARON Gino | Cooper | T51 | Castellotti | 24 | 15 | |
Italia | 2 | CABIANCA Giulio | Cooper | T51 | Castellotti | 4 | 4 |
4 | MUNARON Gino | Cooper | T51 | Castellotti | 8 | ab |