Monaci
Alla fine degli anni Quaranta Ciro Monaci costruì un’auto da corsa utilizzando un sistema di sua invenzione, per accoppiare due motori di derivazione Fiat 1100 S in modo che, pur mantenendo una certa economia d’uso, aumentasse la potenza . Questa sua vettura,guidata da diversi piloti, tra cui lo stesso Ciro Monaci,Giovanni Rocco,Giuseppe Ruggiero,partecipò a diverse competizioni con risultati soddisfacenti al punto da convincere la casa costruttrice a brevettare il sistema di aggancio del motore per poi inseguire il sogno di vedere una delle sue creature correre in pista con auto e piloti famosi.
Studiò a fondo l’auto in suo possesso, chiedendo anche alla commissione a cui si cimentarono i famosi piloti, un importantissimo aiuto ed incoraggiamento gli giunse da Luigi Fagioli, iniziò a costruire l’unica auto giunta ai nostri giorni: la prima vettura, infatti, è andato distrutto in un incidente in gara. Ciro Monaci si avvalse dei migliori produttori italiani per la costruzione delle parti più importanti della sua vettura, così il telaio e la culla che sostiene i due motori, soprattutto rispetto a questa innovativa “macchina da laboratorio”, furono commissionati alla ” GILCO ” che produceva telai anche per motore Ferrari si occupava degli alberi la ditta “Violino”, questa riconosciuta come un’autorità nel vostro campo, la carrozzeria progettata e costruita da ” ZAGATO“, quindi anche le valvole, le ruote e tanti altri particolari, per far fronte all’ingente spesa. Nel maggio 1952 terminò definitivamente la costruzione della vettura in tempo per partecipare al V Gran Premio di Napoli.
9 | V Gran Premio di Napoli | 32 | Giovanni ROCCO | Privato | Monaci 8C Bimotore Zagato | Monaci L8 | ab |
15 | V Gran Premio del Autodromo di Monza | 40 | Giovanni ROCCO | Privato | Monaci 8C Bimotore Zagato | Monaci L8 | ab |