Gordini

FRANCIA

Fondatore : Amedeo Gordini (1899-1979)

GP DISPUTATI33
DEBUTTO1952 Svizzera
ULTIMO GP1956 Italia
VITTORIE
POLE POSITIONS
GIRI VELOCI1
PODI2

Proseguimento della SIMCA Gordini , nel biennio 1952 e 1953 furono, con la Maserati, le pricnipali antagoniste dello strapotere Ferrari.

Nell’inverno 1951/1952 , Gordini era sul lastrico, ma il Mago, solitario e determinato, non si lasciò scoraggiare e tirò fuori un altro coniglio dal cilindro. Disegnò un nuovo motore che rispondeva alle norme della Formula 2, categoria nella quale si sarebbe dovuto disputare il Campionato mondiale nel 1952 e 1953. Il sei cilindri da 2 litri era sempre un motore “quadro” (alesaggio x corsa: 75×75 mm) ed aveva un carter secco. Il vero asso nella manica della Gordini era il rapporto peso/potenza: 155 CV per 450 kg. Dopo una gara preliminare a Marsiglia, la prima tappa del Campionato mondiale si tenne in Svizzera. Il camion blu arrivò sul circuito, per i giri di prova, con una sola vettura. Nel frattempo, a Parigi, i meccanici si affannavano a completare la seconda. Se si voleva arrivare in tempo a qualificarsi, però, bisognava raggiungere la pista viaggiando su strada. Quando l’auto fu pronta, le misero una targa e Jean Behra si mise al volante della monoposto. Sfrecciò nel traffico, attraversò la Borgogna, la regione del Giura e finalmente arrivò a Berna, appena in tempo per schierarsi alla partenza del Gran Premio di Svizzera, dove Behra si classificò terzo. Nel giugno del 1952, al Gran Premio della Marne, che si correva sul circuito di Reims, Jean Behra mise a segno un altro colpo: vinse davanti alle Ferrari 500 F2 di Farina e Ascari, considerate imbattibili.

Sfortunatamente, il risultato non contava per la classifica mondiale. Nel 1954, con il ritorno della Formula 1 e il passaggio alla cilindrata da 2,5 litri, Gordini sviluppò una monoposto completamente nuova, moderna, ambiziosa, filante. Il motore era un otto cilindri abbinato a una trasmissione a cinque rapporti, con sospensioni a quattro ruote indipendenti. Gordini continuò fino al termine della stagione 1956. Gettò definitivamente la spugna dopo il Gran Premio di Napoli del 1957, dopo aver vinto l’edizione del ’56 con il pilota francese Robert Manzon, abbandonando anche la 24 Ore di Le Mans, dove non mancava dal 1949, prima edizione del dopoguerra. I suoi migliori risultati in questa gara rimangono i piazzamenti in sesta posizione del 1953 e 1954. Le monoposto furo utilizzate esclusivamente della squadra ufficiale, ad eccezione di una presenza in Francia 1954 del privato Georges Berger.

I PROGETTISTI
1952: Gordini T16 – Amedée Gordini
1955: Gordini T32 – Amedée Gordini